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martedì 24 luglio 2012

«Così salviamo i bimbi dalla leucemia linfoblastica acuta»


ROMA - L'ospedale Bambino Gesù di Roma, con quasi 50 nuovi casi presi in cura ogni anno, è la maggior struttura italiana per quanto riguarda il trattamento della leucemia linfoblastica acuta. Si tratta della forma di tumore dell'età infantile maggiormente diffusa, che ogni anno colpisce tra i 350 e i 400 bambini al di sotto dei 14 anni di età in tutta Italia. A guidare il reparto di Oncoematologia pediatrica del Bambino Gesù è il primario Franco Locatelli, uno dei più stimati esperti del settore.
Professor Locatelli, qual è l'importanza del Purinethol nella cura della leucemia? 
La 6-mercaptopurina, che è il principio attivo contenuto nel farmaco Purinethol, è indispensabile in tre delle quattro fasi delle chemioterapia per i casi di leucemia linfoblastica acuta. Nella fase di induzione, nella quale si cerca di normalizzare le cellule leucemiche; in quella di consolidamento, per la sua capacità di inibire la riproduzione delle cellule malate, e nel mantenimento, una fase che può richiedere fino a 14 mesi di tempo e che la ricerca ha dimostrato essere importante almeno quanto le altre fasi della terapia. In più il Purinethol è utilizzato anche per contrastare altri tipi di linfoma, seppur meno frequenti.
Qual è l'incidenza della leucemia linfoblastica acuta? 
Si parla di un tipo di tumore che colpisce ogni anno in Italia tra i 350 e i 400 bambini sotto i quattordici anni di età, in termini di incidenza assoluta significa che se ne verificano 35-40 casi ogni milione di bambini. La cosa più importante da sapere è che oggi grazie al progresso delle terapie da questa forma tumorale si può guarire: i dati confermano che oltre l'80% dei pazienti guarisce grazie alla chemioterapia, mentre un altro 10% può essere salvato con un trapianto di cellule staminali.
Il Purinethol può essere sostituito da altri farmaci? 
Esiste un farmaco analogo che è la 6-thioguanina, ma si tratta di una sostituzione che è meglio non dover attuare e comporta alcuni problemi. Per ora, fortunatamente, le scorte ospedaliere del Bambino Gesù sono state sufficienti per far fronte alle necessità dei bambini ricoverati.
In quanto tempo potrebbero esaurirsi? 
Mi auguro di non dover mai fare un calcolo come questo. Il Purinethol è un farmaco salvavita essenziale ed è assolutamente auspicabile che continui ad essere disponibile per le strutture ospedaliere e che le famiglie di questi bambini siano garantite e rassicurate. La mia presa di posizione come oncologo pediatra è quella di richiedere che questo farmaco rimanga in completa disponibilità per tutti i bambini che ne hanno bisogno: il governo e l'azienda distributrice devono fare tutto ciò che è nelle loro possibilità per ristabilirne la distribuzione

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