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lunedì 20 agosto 2012

Leucemia linfatica cronica

La leucemia è una neoplasia ematologica (tumore del sangue) che si sviluppa nel midollo osseo, nel sangue, nel sistema linfatico e in altri tessuti. Le leucemie sono comunemente distinte in acute e croniche, a seconda della velocità di progressione della malattia.
In generale, si parla di leucemia in presenza di alterazioni biologiche nelle cellule del sangue (globuli rossi, globuli bianchi e piastrine) che provocano una crescita e una proliferazione incontrollata delle cellule stesse. 
Il nome leucemia deriva dalla parola greca leucos = bianco proprio perché la malattia ha inizio nei globuli bianchi, le cellule incaricate di combattere le infezioni, che normalmente si riproducono secondo le necessità dell’organismo. Nei pazienti affetti da leucemia, il midollo osseo produce un elevato numero di globuli bianchi anomali, che presentano mutazioni genetiche nel DNA e che non funzionano correttamente.
Le cause di questa malattia non sono ancora note con esattezza, ma sembra che vi siano implicati sia fattori genetici sia ambientali.

Le leucemie croniche sono più caratteristiche dell’età adulta. Le forme più comuni sono la leucemia linfatica cronica (LLC) e la leucemia mieloide cronica (LMC): per entrambe, potrebbe essere più indicato utilizzare al posto di “leucemia” la parola “leucosi” data la netta diversità di comportamento, risposta alla terapia e prognosi rispetto alle leucemie acute.
La LLC è la leucemia più diffusa negli adulti e l’età media di insorgenza è intorno ai 65 anni. In alcuni casi il suo sviluppo è talmente lento che la malattia rimane latente per anni, senza sintomi evidenti e a volte senza alcun bisogno di trattamento. Questa malattia colpisce i linfociti, un particolare gruppo di globuli bianchi che aiutano l’organismo a combattere le infezioni che si accumulano nel sangue periferico, nel midollo osseo e negli organi linfatici.


FATTORI DI RISCHIO
Non si conoscono al giorno d’oggi fattori di rischio ambientali o legati all’esposizione con agenti chimici o fisici. La familiarità (casi di LLC in famiglia) comporta un aumentato rischio di sviluppare la malattia, circa 3 volte maggiore rispetto alla popolazione normale.
L’incidenza della LLC aumenta considerevolmente con l’aumentare dell’età tanto da registrare un’incidenza di circa 30 nuovi casi per 100.000 abitanti in soggetti di >80-85 anni.


PREVENZIONE
Non esiste una prevenzione specifica (stili di vita, abitudini alimentari…) per questa malattia.

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